- Apertura: 30 settembre 2019
- Chiusura: 29 novembre 2019
- Bando FESR
- News sul sito della Regione Marche
Imprese culturali e creative nelle zone colpite dal terremoto: ecco il bando!
- Di che si tratta?
La Regione Marche ha aperto il 30 settembre 2019, con scadenza 29 novembre, un bando destinato a finanziare progetti di imprese culturali e creative, associazioni e fondazioni dell’area del cratere.
- Quanto?
Il Bando ha una dotazione complessiva di 4.500.000 euro, e finanzierà fino al 50% delle spese ammissibili per progetti dall’importo minimo di € 50.000,00 (e non superiore a € 150.000,00) per i partecipanti singoli, e di importo non inferiore a € 150.000,00 e non superiore a € 400.000,00 per i gruppi formati da più soggetti.
Micro, piccole e medie imprese -possono scegliere se ricevere il contributo in regime di “de minimis” -Reg. (UE) n. 1407/2013 – o in un contributo in conto capitale in regime di Aiuti – Reg. (UE) n. 651/2014.
Le Fondazioni e associazioni possono beneficiare di un contributo in regime di “de minimis”- Reg. (UE) n. 1407/2013.

- Chi può partecipare?
Al Bando possono partecipare Imprese culturali e creative, che esercitino attività economica principale o secondaria in una serie di codici ATECO specificati nell’Appendice A/A1 del bando.
I potenziali beneficiari devono essere costituiti da almeno 3 anni, ed essere piccole o medie imprese, secondo i criteri individuati dall’Unione Europea, ossia:
-Media Impresa: meno di 250 dipendenti, e un fatturato inferiore a 50 milioni di € o un totale di bilancio inferiore a 43 milioni di €;
-Piccola Impresa: meno di 50 dipendenti e un fatturato inferiore a10 milioni di € o un totale di bilancio inferiore a 10 milioni di €;
-Microimpresa: meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore a 2 milioni di € o un totale di bilancio inferiore 2 milioni di €;
I progetti inoltre devono svolgersi in almeno uno dei Comuni del Cratere del Terremoto 2016 (nella provincia di Ancona, i Comuni coinvolti sono Fabriano e Cerreto D’Esi): anche le imprese partecipanti devono avere sede, legale o operativa, all’interno del cratere.

I raggruppamenti costituiti da almeno tre imprese possono prevedere la partecipazione di un massimo di un terzo di imprese con sede fuori dal cratere (da 1 per i partenariati di 3-4 imprese, fino a un massimo di 3 per quelli da 8), a condizione che non siano imprese capofila del progetto e che i benefici della loro azione ricadano comunque nel territorio del cratere.
Nessun partner può sostenere una quota di investimenti superiore al 50% del progetto complessivo.
Un’ aspetto importante è che al Bando possono partecipare anche Associazioni e Fondazioni, purchè rispettino i parametri delle PMI e siano iscritte al Repertorio Economico Amministrativo di una Camera di Commercio (per le aziende, è richiesta invece la registrazione al Registro delle Imprese).
Possono inoltre partecipare come partner anche imprese del settore turistico e manifatturiero.
In caso di progetti che aggreghino più imprese, le reti devono avere un minimo di 3 membri e un massimo di 6 componenti, che può salire fino a 8 se almeno 2 sono micro imprese.
Le aggregazioni tra imprese possono essere strutturate sia come Contratti di Rete, sia come Aggregazioni o Raggruppamenti Temporanei.
Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di partecipazione, scegliendo di presentare in modo autonomo il progetto o, in caso di rete, se ricoprire il ruolo di partner o di capofila

- Per fare cosa?
Tramite il Bando si potranno finanziare:
-Progetti aziendali di innovazione organizzativa e gestionale di imprese culturali creative: ad esempio nuovi assetti e procedure, nuovi strumenti operativi e nuove risorse umane, azioni di digitalizzazione per ottimizzare il funzionamento dell’azienda, promozione, internazionalizzazione;
-Progetti aziendali per sviluppare processi, prodotti o servizi innovativi, collaborando anche con imprese manifatturiere o del turismo;
–Progetti di investimento, come l’acquisto di nuovi mezzi di produzione o la nascita di nuove attività;
Le spese agevolabili sono sia per beni strumentali e attrezzature, sia per beni immateriali, come brevetti e consulenze, sia per spese relative al personale.

Vediamole nel dettaglio:
-beni strumentali e attrezzature compresa la dotazione informatica:
- Beni strumentali e attrezzature (strumentazione, macchinari, impianti, hardware e spese di connessione e impianti, dotazione informatica);
- Costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi direttamente imputabili alle attività svolte;
- Opere murarie ed assimilate (entro il limite del 20%) solo in caso di opzione De Minimis;
-beni immateriali, brevetti e consulenze o servizi equivalenti:
- Progettazione entro il limite del 20%
- Consulenze di professionisti (gestionali, commerciali, consulenze specialistiche, marketing,
internazionalizzazione, etc.)
- Brevetti – licenze
- Fidejussioni, spese legali, spese assicurative, spese notarili
- Altri servizi strettamente pertinenti alla natura del progetto da finanziare
- Programmi informatici Know-How conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi
-spese di personale riconosciute forfettariamente nella percentuale del 20% del costo totale dell’investimento
Dipendente e non dipendente (contratti di natura subordinata TD e TI; co.co.co, borse dottorato, assegni di ricerca);
- Cosa sarà valutato?
La valutazione del progetto avverrà secondo i seguenti criteri:
Qualità (40 punti)
Validità e fattibilità del progetto:
Chiarezza della proposta e livello di dettaglio dei contenuti;
Rispondenza della nuova idea di business ed una chiara individuazione dei target di mercato e dei prodotti/servizi da offrire;
Sostenibilità economico-finanziaria del progetto:
Congruità e pertinenza dei costi esposti rispetto agli obiettivi progettuali e al piano di lavoro delineato e alle specifiche del bando;
Capacità economica e finanziaria del proponente/i;
Capacità tecnica del proponente:
Ampiezza e significatività della partnership attivata anche in termini di integrazione/complementarietà delle diverse competenze presenti ed eventuale dimensione transnazionale;
Efficacia (60 punti):
Innovatività:
Sviluppo di prodotti e/o servizi nuovi o sensibilmente migliorati;
Miglioramento o sviluppo di nuovi processi produttivi, organizzativi, commerciali;
Ricadute per l’impresa:
Incremento del livello tecnologico dell’impresa/ della filiera;
Effetti trasversali:
Contributo all’ampliamento e/o consolidamento delle reti degli attori locali;
Criteri di priorità
In caso di parità di punteggio i progetti verranno ordinati sulla base del seguente criterio di priorità:
-Localizzazione del progetto nei Comuni interessati dai progetti selezionati per l’attuazione dell’agenda urbana;
-Localizzazione dei progetti nei Comuni facenti parte delle aree interne ammesse a finanziamento del POR o in comuni limitrofi;
-Contributo all’attuazione della Strategia Adriatico Ionica;

- Come fare domanda?
Si può presentare domanda esclusivamente online, tramite la piattaforma SIGEF predisposta dalla Regione Marche: https://sigef.regione.marche.it .
E’ consigliabile iscriversi alla piattaforma per tempo, e non inviare la domanda all’ultimo minuto, per evitare problemi tecnici.
La domanda di partecipazione al bando può essere presentata a partire dal 30/09/2019 ore 09.00 ed entro, e non oltre, il 29/11/2019 ore 13.00.
Per informazioni:
Laura Giulianelli: laura.giulianelli@regione.marche.it